Risponde lo psicologo – Il gioco simbolico dei bambini
Ci scrive una nonna che non riesce a capire bene i giochi della sua nipotina, ed è un po’ allarmata. In realtà si tratta dei classici giochi “simbolici” che tutti i bambini fanno. La risposta della psicologa Cristina Fumi (Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia – Università Cattolica del Sacro Cuore UCSC).
DOMANDA
Sono la nonna di una bimba di sei anni e desidererei dei consigli. La mia nipotina vuol fare sempre giochi strani… Ecco alcuni esempi.
Gioco della famiglia: lei finge di essere un’altra bambina e di avere una sorella, quindi usa i nomi dell’altra bimba, della sorella e genitori. Poi diventa grande, rimane incinta, si mette una bambola sotto la maglietta, corre in ospedale dove avviene i taglio cesareo… poi nasce la bimba, la allatta, eccetera.
In altri giochi è una principessa che aspetta il principe che la bacia per svegliarla.
Poi è al matrimonio dei suoi genitori (si sono sposati che aveva tre anni).
Poi è un veterinario e guarisce i cuccioli di peluche
Fa il gioco del circo… Eccetera
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere. Mi trovo con lei da sola a dover inventare giochi e non so se sono adatti. Vorrei parlare con i suoi genitori ma temo di metterli in allarme…
RISPONDE LA DOTTORESSA CRISTINA FUMI
Cara Signora,
i bambini usano la propria fantasia per esprimere emozioni e sentimenti, per provare ad affrontare e superare paure e timori, per sperimentarsi e mettersi alla prova con se stessi e gli altri.
Le stesse favole e fiabe spesso hanno questa stessa importantissima funzione.
Il gioco simbolico (Piaget, 1945) rappresenta lo strumento conoscitivo ed espressivo attraverso il quale il bambino cresce sia dal punto di vista cognitivo, sia per quanto riguarda la sfera sociale, sia per ciò che concerne l’aspetto affettivo.
Il gioco simbolico rappresenta una fase importantissima per la crescita dei bambini: il maggiore studioso dello sviluppo dei bambini, J. Piaget, sosteneva che man mano che il bambino cresce e affina la sua esperienza del mondo, il gioco simbolico diventa sempre più complesso e ricco, assume nuovi significati che vanno ben oltre la semplice imitazione del comportamento degli adulti. È così che il bambino, nel gioco, può sperimentarsi adulto e scoprire emozioni e sentimenti “da grande”; può mettersi alla prova con gli altri, relazionarsi e imparare a mediare con i pari, crescere e maturare.
La fantasia è una risorsa incredibile per i bambini e deve essere incoraggiata e non temuta.
Il gioco simbolico non deve spaventare, qualsiasi sia il contenuto.
È auspicabile che gli adulti incoraggino l’uso della fantasia di una bambina che a 6 anni gioca con la fantasia.
Un saluto caro
Cristina Fumi
Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia
Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC)
Via Nirone, 15 – 20123 Milano MI
Tel. 02.7234.5961
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