Risponde la psicologa – Quando ci sono problemi di rapporti madre/figlia
Non sempre tra le mamme e le nonne le cose filano lisce, soprattutto quando ci sono degli attriti precedenti che continuano a lasciare il segno. Anche se non è giusto lasciare che questo influisca sui rapporti con i nipoti, qualche volta accade. Come fare? La risposta della psicologa CRISTINA FUMI (Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia – Università Cattolica di Milano).
DOMANDA
Premetto che non ho mai avuto un buon rapporto con mia madre ma, nonostante non fossi contenta di portare i miei figli dai nonni, uno o due giorni alla settimana lo faccio comunque, perché le mie disavventure emotive non devono condizionare i loro rapporti.
Il problema però è che comunque, nonostante abbia messo dei paletti enormi, non sono rispettata in quanto madre: ad esempio, se io dico che non voglio che al bambino (4 anni) siano regalati costantemente dei giochi, la nonna continua a farlo…
Con l’arrivo del fratellino, poi, il bimbo più grande non sta attraversando un momento facile e il suo bisogno di contatto è aumentato tantissimo; questo bisogno di contatto si manifesta anche con la nonna, in una misura io ritengo eccessiva. Con mia madre ho già discusso della cosa, ma lei non ritiene che sia un problema e addirittura arriva a non comunicarmelo.
Quindi cosa fare in questi casi?
RISPONDE LA PSICOLOGA CRISTINA FUMI
Cara mamma,
la situazione che descrive è assai complicata e meriterebbe un tempo diverso per approfondire bene la questione e trovare spunti di riflessione clinica il più efficaci possibile.
Lo sguardo che ha nei confronti dell’ambiente dei nonni non è benevolo e avrà le sue ragioni per affermare quanto scrive; si respira però anche molto dolore e dispiacere tra le righe che scrive, oltre alla preoccupazione comprensibile rispetto alla gestione della quotidianità della relazione tra i suoi figli e sua madre.
Credo che potrebbe esserle molto utile parlare e confrontarsi direttamente con uno psicologo. Quando si diventa genitori si riattivano vissuti e dinamiche del passato che si credevano sopite, lontane e anche persino superate. Timori e paure si riaccendono e rischiano a volte di confonderci e soverchiarci al punto da stare molto male e alla fine rischiamo di coinvolgere anche i bambini che davvero poco hanno a che fare con questi malesseri del passato.
L’intento di far frequentare ai suoi bambini la nonna è sicuramente una buona cosa, ma ad oggi, da quel che leggo, ha un prezzo molto alto, il suo star male e essere in allarme, preoccupata oltremisura e in ansia. Su questi aspetti varrebbe la pena che Lei si confrontasse con uno psicologo.
Dott.ssa Cristina Fumi
Servizio di Psicologia Clinica: Persona, coppia, famiglia
Università Cattolica del Sacro Cuore
Via Nirone 15
20123 Milano
Telef. 027234 5961