Risponde lo psicologo – Accettare i limiti della realtà
Una bambina di tre anni che sembra spesso arrabbiata, soprattutto con mamma e papà. Da che cosa dipende? Forse alla fase di crescita che sta attraversando, in cui deve abbandonare quel senso di “onnipotenza” tipico dei primi anni di vita. Leggiamo la risposta della psicologa Manuela Arenella.
DOMANDA
All’asilo la mia bambina, di tre anni e mezzo, interagisce e gioca tranquillamente con i suoi compagni, a parte che da quando ha iniziato a dormire lì ci va un pochino controvoglia, ma a quanto sembra nulla di più.
Il problema che è sempre arrabbiata, spesso ci risponde male (sopratutto al padre) quando non riesce a fare qualcosa, anche se io cerco di spiegarle che con un po’ di pazienza magari ci riesce. A volte se le facciamo dei complimenti si mette a piangere. È una bimba tranquilla ma ha degli scatti di capricci per cose di poco conto, fa la sua sfuriata e poi le passa, ma ci sono dei giorni che è un continuo cambio di umore.
Quando siamo in giro non parla e non saluta neanche persone che conosce, tipo la zia. Con l’asilo sono andati a fare una passeggiata e ha incontrato il nonno (che conosce benissimo) e non l’ha degnato di un saluto. La maestra si è addirittura preoccupata e ha chiesto a mio padre chi fosse…
È anche molto attaccata a me. Io volentieri la coccolo e lascio da parte quello che ho da fare per stare con lei il più possibile… Una sera ha pianto dicendo che non vado mai a prenderla io (per questioni di lavoro non riesco), quindi ho chiesto un permesso e sono andata a prenderla un pomeriggio avvisandola al mattino. Ma quando sono arrivata all’asilo era arrabbiatissima, capricci di ogni genere; poi dopo cinque minuti le era passato…
RISPONDE LA DOTTORESSA MANUELA ARENELLA
Gentile Signora, bisognerebbe capire se questo atteggiamento c’è sempre stato o se si è manifestato ultimamente. In quest’ultimo caso credo abbia a che fare con la fase di crescita legata alla necessaria riduzione dell’onnipotenza, che genera frustrazione e accessi di rabbia talvolta apparentemente immotivati.
La sua bimba aveva già frequentato il nido? È figlia unica? Sostenete la sua autonomia nel mangiare e dormire da sola?
Crescere in un contesto di soli adulti, che rivolgono a noi tutte le attenzioni e tendono ad evitarci frustrazioni può portare al perdurare dell’onnipotenza, che comporta atteggiamenti di “dominio” rispetto agli altri, mal tolleranza rispetto ai limiti e alle frustrazioni, insofferenza rispetto agli errori, ecc..
È molto bello che lei manifesti tutta questa disponibilità rispetto alla sua bambina e alle sue esigenze, ma credo sia anche utile permetterle di incontrare i limiti della realtà, che ci dice che la mamma lavora e non sempre può venire a prenderci a scuola, o che a casa ha anche altre faccende da svolgere.
È come se, attraverso le sue richieste, la bambina volesse sondare il suo “potere” su di voi, ma, una volta accolte le richieste, comunque sembra sempre scontenta ed insoddisfatta.
A volte i bambini provocano e chiedono per capire fino a dove possono spingersi prima di incontrare quel limite, quell’”alt” di cui tanto hanno bisogno per ridurre l’onnipotenza e rimettersi in una condizione di bambino, che può accettare le fragilità e usare gli errori come stimoli per imparare cose nuove.
Non sentitevi in colpa a bloccare certi atteggiamenti, soprattutto quelli che hanno a che fare con le mancanze di rispetto verso di voi e chiedetele di salutare per strada chi incontra. In questo mondo è sempre più urgente il dovere di educare alla apertura e alla gentilezza. Buon lavoro!
MANUELA ARENELLA, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza a Bologna, già da alcuni anni tiene corsi di formazione per educatori di asili nido e personale docente, ma anche per genitori, in varie località della Romagna e a San Marino.
Svolge attività libero-professionale presso proprio studio a Bellaria (via Conti 37) e a Bologna. Ha rapporti di collaborazione consolidati con i Servizi Educativi di San Marino e con il Centro per le Famiglie di Rimini, organizzando serate a tema su diverse tematiche, in particolare sui bisogni dei bambini, le relazioni interfamiliari e il valore delle regole.