Risponde lo psicologo – Si comporta male con tutti!
Come fare con una bambina molto sveglia, ma che già a cinque anni si comporta male con tutti, rispondendo non solo ai genitori, ma anche a nonni, zii… Il parere della psicologa Manuela Arenella
DOMANDA
Ho due bimbi, una di 5 anni uno di 3 e mezzo.
La più grande mi dà dei problemi e soprattutto è fonte di imbarazzo e dispiacere perché si comporta male con tutti tranne che con me. I miei figli stanno con me, non ho nessuno che mi aiuta in modo costante. Non posso contare su nonni baby sitter e ho smesso di lavorare felicemente proprio per stare con loro ed educarli come io e mio marito ritenevamo più opportuno.
La più grande è una bimba sveglissima, molto intelligente, a volta spaventosa per quanto si dimostra avanti rispetto alla sua età, però risponde male a tutti. Non sempre, non è un comportamento continuo, ci sono dei momenti però in cui è ingestibile e più la punisco più lei continua ad affondare nel vortice della maleducazione. Ieri ha detto a mia madre che i nonni sono dei vecchietti arroganti e che lei non comandava su nessuno; si rivolge ai suei zii, miei fratelli, sempre stizzosa e arrabbiata, rispondendo male e a volte urlando. Io cerco di reprimerla ma non serve a nulla.
Spesso risponde male anche a mio marito, che si arrabbia e le molla anche qualche schiaffo di cui si pente immediatamente dopo e allora si innesca un comportamento incoerente per cui è lui che chiede scusa alla bambina.
Non so come comportarmi, non so cosa fare, sembra non funzioni nulla.
Ho provato a stare lunghi periodi senza far frequentare la nonna alla bambina ma lei sembra non risentirne. Forse dovrei farle frequentare di più? Mia madre lavora e non ha tempo per stare coi bambini, proprio come i miei fratelli e mio marito.
RISPONDE LA PSICOLOGA MANUELA ARENELLA
Gentile Signora, dalle poche informazioni che mi fornisce, posso ipotizzare che la sua bimba sia ancora all’interno di un atteggiamento onnipotente, che la porta ad agire con aggressività e talvolta arroganza che spesso mascherano qualche fragilità.
La sensazione è che la sua bimba sia sempre stata molto celebrata e tenuta al centro, com’è giusto che sia, ma probabilmente quest’atteggiamento è andato a scapito della possibilità di farle sentire che ci sono dei limiti da rispettare, che hanno proprio a che fare con il rispetto verso gli altri.
È possibile che lei mamma, inconsciamente, continui ad ammirarla, e sia in qualche modo affascinata da questo atteggiamento “tosto” di sua figlia? Glielo chiedo perché spesso i genitori confondono la mancanza di rispetto e l’onnipotenza dei propri figli con l’essere forti, ”avanti”, per cui gli eventuali freni a questo tipo di comportamento risultano deboli e poco efficaci.
Oppure, sempre inconsciamente, ad alcune mamme fa piacere che i figli attacchino tutti gli altri tranne loro.
Queste considerazioni vogliono solo essere eventuali spunti di riflessione, legati al fatto che, per cambiare le cose fuori, prima bisogna modificare alcune dinamiche interne.
Prima di tutto è importante che lei “senta”, e capisca ‘importanza del limitare l’aggressività della sua bimba, che, nel suo atteggiamento onnipotente, rischia di non potersi concedere fragilità, bisogno, e quindi di poter godere della vicinanza di altri adulti che non siano la mamma.
Dopodiché è necessario che lei, mamma, faccia sentire alla sua bambina che ci sono comportamenti che non sono tollerati. Si può essere arrabbiati, non volere certe cose, ma questo non implica necessariamente dover mancare di rispetto o urlare.
Può stabilire con sua figlia delle punizioni o conseguenze a questo tipo di comportamento, e metterle in atto in modo chiaro, costante e coerente.
Suo marito commette un errore a usare le mani, però ne commette due se non spiega a sua figlia che ha sì sbagliato ad usare le mani, ma che il comportamento della bambina non è tollerabile.
Chiarite cosa è consentito e cosa no, e stabilite cosa succede quando non si rispettano certe regole di comportamento.
Gli atteggiamenti dei bambini dipendono molto dalle reazioni, più o meno manifeste, degli adulti di riferimento, per cui, senza rendercene conto, anche atteggiamenti di prepotenza, o di inibizione, possono essere alimentati da quella che il bambino sente come approvazione o disapprovazione.
Non conta molto la frequenza con cui vede la nonna, anzi, non faccia in modo che sua figlia abbia il potere di decidere quando e quanto lei, mamma, possa frequentare sua mamma!!
Anche le bimbe sveglie e intelligenti hanno bisogno di genitori solidi che le aiutino a incanalare l’energia aggressiva, affinché possano accettare anche i propri limiti e le proprie fragilità, presupposto fondamentale per poter entrare in relazione con gli altri.
Alla fine non ha spiegato come fare
Gentile Virgi,
grazie per il suo commento.La psicologia però non fornisce “ricette”, ma aiuta a riflettere su alcune dinamiche e, quindi, a modificare i propri comportamenti. È quello che fa la psicologa in questa risposta. D’altra parte, come sa, un percorso di sostegno psicologico implica una conoscenza approfondita e personale, attraveros una serie di incontri che permettono di comprendere bene le dinamiche in gioco, cosa che è impossibile fare “da lontano” attraverso questa rubrica.
Un caro saluto
Annalisa Pomilio
noinonni.it