Risponde lo psicologo – Le domande su come nascono i bambini
Una nonna ci chiede consiglio su un problema probabilmente comune a molti di noi: come spiegare a una nipotina come nascono i bambini? In che modo condividere anche su questo delicato tema le scelte educative dei genitori? Risponde la psicologa Sara Pelucchi del Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (tel. 02.7234.596).
DOMANDA
Potreste aiutare noi nonni a spiegare ai nipoti di 6 anni come nasce un bimbo? Ho pensato anche di andare in biblioteca, ma non so se i figli sono d’accordo, si ha sempre paura di sbagliare…
RISPONDE LA PSICOLOGA SARA PELUCCHI
Gentile Signora,
le domande legate alla sessualità, specialmente se poste da un bambino, possono creare imbarazzo agli adulti di oggi per retaggi culturali e tabù vissuti durante l’infanzia e adolescenza oppure perché l’adulto di riferimento non si sente pronto in quel momento ad affrontare il discorso con il bambino.
Il primo aspetto da tenere in conto è quello della domanda e di come viene posta. È infatti importante rispondere ai bambini e considerarli come interlocutori competenti, ma sapendo tenere conto della loro età e di quale sia l’interesse riposto dal bambino nella domanda. Il rischio che a volte corre l’adulto è quello di focalizzarsi di più sulla necessità di fornire una sua risposta perfetta e meglio costruita perdendo di vista il suo interlocutore, il bambino.
Le domande dei bambini hanno in primis bisogno di essere accolte, è importante che il bambino senta che l’adulto di riferimento sia un “luogo” in cui portare i suoi interessi.
La sessualità appartiene alla dimensione identitaria, i bambini sin da subito si accorgono e vivono con naturalezza il fatto che dei bambini hanno il pene e degli altri hanno la vagina.
A partire da tale differenza, dal vedere la pancia di una mamma o dall’aver sentito delle parole a scuola, un bambino inizia a farsi anche delle domande su come nascono i bambini e sulle differenze tra organi genitali. È quindi importante assecondarlo rispondendo alle sue curiosità inerenti al sesso, cercando di comprendere il tipo di risposta di cui ha bisogno utilizzando un vocabolario, strategie comunicative e relazionali legate alla loro età.
In tal senso il mezzo di un libro, come suggeriva, può essere un ausilio molto utile. Potrebbe consigliare a suo figlio e sua nuora, se sua nipote ha formulato una curiosità inerente alla tematica del sesso, di recarsi in una biblioteca che abbia una sezione dedicata ai bambini o in una libreria per sfogliare i libri sull’argomento.
Per i bambini le immagini sono un potente filtro comunicativo, aiutano a mantenere l’attenzione e permettono loro di essere essi stessi a filtrare le informazioni importanti o meno, quelle che desidera approfondire e quelle che non. Dal leggere e dallo sfogliare il libro insieme potranno nascere ulteriori domande. Questo potrà essere un momento di condivisione con i genitori in cui sua nipote potrà sentire che loro sono lì per rispondere ai suoi bisogni.
Nel caso in cui lei sentisse o i genitori mostrassero di avere bisogno di ulteriori approfondimenti o maggiori sicurezze per approcciarsi al tema del sesso con sua nipote, può suggerire loro di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta in modo da riflettere insieme e affrontare i dubbi e insicurezze.
Grazie per l’attenzione
Dott. Sara Pelucchi
Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia
Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC)
Via Nirone, 15 – 20123 Milano MI
Tel. 02.7234.5961
www.unicatt.it/serviziocoppiafamiglia