Una nonna e il primo compleannno del nipotino…

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa lettera, che ci ha scritto una nonna. La riflessione di una nonna separata in occasione del primo compleanno del suo nipotino.

E al momento della foto, quando eravamo tutti lì, intorno alla torta con quella candelina a simboleggiare un anno di vita, di emozioni, di gioie e di preoccupazioni, di amore dato e ricevuto, mi sono sciolta. C’eravamo tutti, tutti quelli a cui è legata la mia vita, tutti quelli che io considero famiglia. E ho pensato, con un senso di profonda gratitudine per la vita e per quel Dio che penso mi sia stato accanto anche nei momenti più duri, che in qualche modo ce l’avevo fatta. Certo, non era come immaginavo sarebbe stato anche solo pochi anni fa, ma alla fine il cuore vivo di quello per cui ho tenacemente combattuto, anche con tanti sbagli e tante cadute, cercando di tenere insieme le fila, di mediare, di appianare, di evitare gli scontri, di guidare, di capire… aveva retto ed era insieme a me.

Sono una nonna separata. Ma non di quelle che hanno scelto la separazione; di quelle a cui la separazione è caduta in testa come una tegola, alla soglia dei sessant’anni. Non che non vedessi che c’erano cose che non andavano, nel nostro matrimonio, ma ero rimasta tenacemente attaccata all’idea che ci fosse un progetto, la famiglia, e che quel progetto andasse difeso. Difeso per garantire ai figli quella pluralità di figure di riferimento così necessarie (a mio parere: io ormai nonna e cresciuta alla luce di salde tradizioni cristiane) per la loro serenità. Purtroppo dovevo accorgermi che il progetto era solo mio, o almeno era solo mia l’interpretazione che ne davo. Ma questa è un’altra storia.

Famiglia distrutta, dunque, con la separazione. O almeno era quello che pensavo. Eppure, oggi devo dare ancora una volta ragione alla dottoressa Mariolina Ceriotti Migliarese: in una conferenza che avevo seguito online aveva detto che, anche quando ci si separa, la famiglia continua a esistere. Esiste nella tenace rete di amore che si è creata giorno dopo giorno, nei piccoli riti che ne segnano la quotidianità e che trasmettiamo ai figli, nelle tradizioni, che abbiamo ereditato dai nostri genitori ma abbiamo modificato facendole nostre, nei sottintesi, nelle tante cose che sappiamo dirci anche senza parole, nella certezza che ognuno di noi ci sarà sempre, per gli altri, e che basterà allungare la mano per trovarne una pronta a stringerla… E se anche oggi un “pezzo” di questa famiglia si è staccato, il suo cuore continua a battere.

Nonna Adele

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