Nonne-babysitter: la paura di non farcela

nonna-nipote-parco-prato_elena-titarenco-_-dreamstimePasseggiata in campagna. Nipotino stanco che chiede di essere preso in braccio. La nonna lo fa volentieri, piena di entusiasmo. Ma poi, dopo pochi passi, mette un piede in fallo e fa un bel ruzzolone, con in braccio il bimbo.
È capitato a me, pochi giorni fa. Niente di grave, fortunatamente, se non lo sgomento di sentirsi cadere con la consapevolezza di avere in braccio il nipotino, il timore che lui si facesse male, il tentativo istintivo di proteggerlo che ha reso più plateale – e forse pericolosa – la caduta.
Nessuno si è fatto male, ripeto, né io né lui; anzi, il bimbo ha reagito molto meglio di me: un breve scoppio di pianto e via, gli era passato tutto. E dopo un po’ ha chiesto di nuovo di tornare in braccio.

Il senso di responsabilità

Per me, invece, una paura che stenta a passare. Una paura che mi ha fatto capire quello che mi raccontano tante nonne: il senso di responsabilità e il timore che succeda qualcosa ai bimbi quando sono con noi. Perché non è più come quando eravamo genitori, quando eravamo in prima linea e, in qualche modo, dovevamo rispondere solo a noi stessi. Oggi siamo responsabili non solo davanti ai bambini, ma davanti ai loro genitori.
E poi, gli anni sono passati, e questo complica le cose. E le complica non solo perché il ruzzolone è più probabile ora di trent’anni fa, ma anche perché non abbiamo più l’energia e la prontezza (i famosi “cento occhi”) di una volta. Ancora di più: perché abbiamo paura, e questo a me sembra che moltiplichi le possibilità di “incidenti”.

Insomma, tornando indietro con il pensiero, riesco ora, a tanti anni di distanza, a capire perché mia madre, quando per un problema di salute di mio marito ho dovuto lasciarle mia figlia, allora piccola, per un paio di settimane, mi ha chiesto di avere anche una babysitter. All’epoca, mi era sembrata una cosa assurda e in qualche modo gliel’ho sempre rimproverato. Ora però mi domando se non si trattasse della paura di non avere forze sufficienti a stare dietro tutto il giorno a un diavoletto com’era la mia bimba all’epoca. E magari non aveva tutti i torti!

 

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