I nonni inquinano meno!

uomo-senior-raccolta-dfferenziataUna recente ricerca rivela un dato sorprendente: i nonni sono  più attenti al riciclo e al rispetto dell’ambiente. E, insomma, inquinano meno!

Ma quante virtù abbiamo noi nonni? Proprio tante! E non solo quelle che conosciamo (siamo saggi, possiamo fornire un valido sostegno alle famiglie dei nostri figli e un aiuto nell’educazione dei nipoti…). Siamo anche più attenti all’ecologia e all’ambiente.
Ce lo dice una ricerca condotta da Donne e Qualità della Vita, un’associazione di psicologi particolarmente attenta al sociale, che ha preso in esame 500 famiglie in tutta Italia. Il risultato? Lì dove ci sono i nonni, aumenta l’attenzione e il risparmio. Per esempio, nelle famiglie in cui vive un nonno che ha un ruolo attivo il risparmio energetico arriva al 35%, mentre se i nonni non vivono in casa ma si occupano dei nipoti andando a prenderli a scuola e stando a casa loro, il risparmio è del 15%.

Ma in che cosa i nonni sono particolarmente bravi? Ecco, in dettaglio, dove siamo al primo posto. Prima di tutto, siamo in prima linea nella raccolta differenziata, che facciamo molto scrupolosamente; anzi, siamo noi che cerchiamo anche di riciclare oggetti e i materiali, per esempio utilizzando i fondi del caffè per concimare i fiori o mettendo in pratica altre piccole attenzioni volte al risparmio.
Poi, siamo molto attenti al risparmio energetico, evitando per esempio di lasciare accese le lampadine quando usciamo da una stanza o evitando di alzare troppo il riscaldamento in inverno.
Siamo al primo posto nel riciclo delle lampadine rotte, che molti di noi raccolgono in una vecchia scatola per poi portarle al rivenditore sotto casa; ma anche nel risparmio dell’acqua, che usiamo con parsimonia: beviamo spesso acqua del rubinetto e non in bottiglia, per lavare i piatti siamo ancora soliti scaldare l’acqua nella pentola, chiudiamo con il tappo il lavandino per immergere i piatti sporchi evitando di far scorrere l’acqua inutilmente.

Ma noi nonni inquiniamo meno anche in attività parallele, per esempio utilizzando i mezzi di trasporto con più frequenza (circa il 45% in più dei nostri figli). Non solo: almeno la metà di noi fa la spesa portando con sé le buste (se non siamo attrezzati con il trolley porta-tutto), senza accumulare sacchetti di plastica nocivi per l’ambiente. Il 70% poi lava in casa i panni sporchi utilizzando prodotti naturali come aceto, limone, sale e bicarbonato, riducendo così la quantità di bottiglie di plastica di detersivi e ammorbidenti.
E, cosa non da poco, giochiamo con i nipoti con i giochi semplici e di una volta, come le carte da tavolo o dama e scacchi invece che con consolle e videogiochi, con notevoli benefici sia per il portafoglio che per l’ambiente.
Anzi, vogliamo darci anche un altro merito? Siamo in grado di trasmettere questi valori ai nostri nipoti: non è un caso che anche i giovanissimi e i bambini sono molto sensibili ai temi della salvaguardia dell’ambiente!

La ricerca ci dice anche in quali regioni i nonni sono più “virtuosi”. Al primo posto c’è la Lombardia, dove impiegano circa 30 minuti al giorno in qualche attività relativa al riciclo e al risparmio energetico. Seguono i Toscani (27 minuti), gli Emiliani (26 minuti), i Veneti (19 minuti). Nelle ultime posizioni i Siciliani (5 minuti) e i Calabresi, che dedicano solo 2 minuti al giorno al riciclo e al risparmio. Dati che confermano il fatto che al Sud, purtroppo, la raccolta differenziata e il riciclo non sono ancora diffusi come dovrebbero.

 

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