Buona festa dei nonni!

Una data importante per noi, quella del 2 ottobre: è la nostra festa. E che la meritiamo eccome! Ci meritiamo un giorno tutto per noi, un riconoscimento per il nostro ruolo nelle famiglie dei nostri figli, per l’aiuto pratico che spesso diamo loro, per essere i custodi della memoria, della storia familiare, perché siamo per i nipoti quelle radici da cui traggono linfa…

Eppure, quest’anno festeggiamo con un velo di malinconia. Non possiamo guardare avanti con lo sguardo sereno di qualche anno fa. E non è solo il fatto che invecchiamo,  che naturalmente la ruota gira e sappiamo che il tempo che abbiano davanti si erode. Questo c’è sempre stato.
Ora, vediamo nuvole cariche di minaccia avvicinarsi sempre di più a noi. Abbiamo superato il covid (speriamo!), ma ora c’è questa guerra nel cuore dell’Europa. Quanti morti, quanti ragazzi che perdono la vita, quante devastazioni, quante famiglie distrutte e provate dal dolore!
E guardando alle realtà più vicina a noi, la crisi energetica che entra nelle nostre case, sotto forma per ora di rialzi delle bollette, ma poi forse anche di razionamento. E tanti posti di lavoro che diventano più incerti, più a rischio…

Ebbene, penso che oggi per noi tutti, nonni che viviamo in anni così difficili, l’augurio sia quello che l’orizzonte si rischiari, di poter ancora prestare la nostra opera per cercare di consegnare ai nostri nipoti un mondo più sereno. E di avere la forza di continuare a spingere lo sguardo lontano, di restare ostinatamente aggrappati alla speranza che tutto questo finirà e ci porterà a un nuovo equilibrio e a una nuova serenità, personale ma anche sociale. Perché è lì, in quel futuro che non conosceremo ma che anche noi stiamo costruendo, che vivranno i nostri nipoti.

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