La scuola in presenza: un aiuto per crescere

Quante cose sono cambiate, per noi e per i nostri bambini, nel corso nel 2020! Il Covid ci ha colpiti tutti duramente, e tutti abbiamo risentito dell’isolamento che ci è stato imposto a lungo. A essere colpiti in modo particolare sono stati i bambini, con il brusco fermo della scuola a metà dell’anno scolastico. E ora, con la ripartenza, nascono nuovi dubbi, nuove paure: e se il virus riprende forza? Certo, il rischio fa paura a tutti. Eppure, è importante tornare alla normalità, a una vita tra i banchi, nelle aule scolastiche, insieme ai compagni, in relazione con gli insegnanti.
La scuola in presenza è infatti fondamentale, e non può essere in alcun modo sostituita dalle lezioni online. Fondamentale sia per i ragazzi più grandi, sia – anzi, forse soprattutto – per i bambini. Scuola infatti per loro significa non solo apprendere, ma anche avere contatti sociali, e quindi imparare a stare con gli altri, gestendo i conflitti, aiutando i compagni in difficoltà e lasciandosi aiutare.
Tra i banchi i bambini scoprono pian piano chi sono davvero, imparano a far sentire la propria voce, ad affermare la propria personalità, a esprimere le proprie emozioni e a gestirle; scoprono come confrontarsi e dialogare, si misurano con diverse forme di espressione (la scrittura, la pittura, il teatro, la musica, i movimenti, la voce…), le sperimentano e cominciano a esprimersi attraverso di esse.

E questo, senza prendere in considerazione altri aspetti ugualmente importanti. Per esempio, la soglia di attenzione dei bambini. Un insegnante in classe riesce a capire quando i bambini lo stanno seguendo, quando cominciano a distrarsi; riesce a intervenire subito quando è necessario tornare su un determinato argomento, approfondire, fare un esercizio in più, un esempio diverso. Come farlo attraverso lo schermo di un computer? A scuola quando l’attenzione cala, si può passare ad altro, fare un disegno, un’attività. Da remoto, non è possibile.

Ma pensiamo anche alle difficoltà pratiche delle famiglie. Come quella di avere un computer da mettere a disposizione dei bimbi, aiutandoli perché si connettano nel modo corretto (e se siamo noi nonni a badare ai nipoti, sono problemi!) e vigilando perché non finiscano su pagine non adatte a loro. Oppure quella di trovare qualcuno che possa stare con i bambini se la scuola è chiusa (non sempre i nonni sono disponibili!), se i genitori fanno un lavoro che non permette lo smart working.

Insomma, viva la scuola in presenza, naturalmente senza abbassare la guardia nella nostra battaglia contro il virus, e quindi preendendo le dovute precauzioni e seguendo attentamente le direttive dei medici e del ministero.

3 commenti su “La scuola in presenza: un aiuto per crescere

  1. Buongiorno dal mio punto di vista la scuola non può in alcun modo sostituire le lezioni in classe .
    Ora però mi domando adesso che sembra riapriranno le scuole sarà veramente cosi tutto sicuro?
    Ovviamente le scuole devono riaprire ….ma certo con il Covid19 siamo un pò tutti preoccupati
    Io spero molto vivamente che: in tutta Italia (e non come avviene di solito che il Nord avrà tutto e il centro meno e il Sud ancora meno .)
    Io mi domando se questi spazi sono stati creati e i banchi ci sono per tutta L’Italia
    Francamente che sia tutto cosi idilliaco non ci credo .
    (Sono una nonna di una bambina di 4 anni compiuti il 22 Agosto .
    Mia nipote simpaticcisima e molto intraprendente ma anche dolce )
    Spero che vada tutto bene

  2. Buongiorno .
    Sono la signora Antonella Milone .
    Vorrei fare una domanda alla vostra psicologa .
    La mia domanda .
    Adesso il 14 Settembre riaprono le scuole .
    Mio figlio Gabriele con un Handicap Intellettivo , che frequenterà il 4 Alberghiero .
    Con tutte queste restrizioni che scuola sarà per ragazzi come il mio Gabriele ? cioè questi ragazzi con problematiche ne risentiranno ?
    Dal mio punto di vista non era il caso di riaprire nel 2021 Gennaio ?vista la situazione del Covid?

    Mia nipote Angelica ritorna alla materna con moltissime restrizioni .
    1-Mia nipote può giocare solamente con i bambini della sua classe .
    2- Il giardino è stato diviso in due .
    3-La stanza dove prima pranzavano tutti insieme sarà divisa
    Ma io mi domando e vi domando
    Ma sono bambini tutta questa rigidita per bambini cosi piccoli non può nuocere ?
    4- Le restrizioni andavano fatte su altre cose
    5- Discoteche non dovevano riaprire
    6- Bar non dovevano riaprire
    7-Perchè i vari assemblamenti sono proprio discoteche bar pub e cose simili .
    8-E non i bambini del nido , materne e elementari .
    9- Io non sono esperta (ma non ci saranno conseguenze sui bambini?
    10- Non ci saranno conseguenze sui disabili in genere?
    11- Non è bene che il governo alleggerisca perlomeno ( sui nidi, materne , elementari e in alcuni casi sulle superiori ove ci sono ragazzi particolari?)
    Dal mio punto di visto non sarebbe il caso di riaprire nel 2021? Gennaio oppure Febbraio ?
    Grazie Antonella Milone mamma di Gabriele
    Nonna di Angelica

    1. Gentile Antonella,
      grazie per averci scritto.
      Venendo alla sua domanda, capiamo la sua preoccupazione e le difficoltà oggettive che lei, come tante altre famiglie, deve affrontare. Certo, la riapertura delle scuole ha comportato molti “aggiustamenti” per far fronte alle nuove esigenze imposte dal Codiv, e in molti casi l’organizzazione non è ancora ottimale. Però prolungare ulteriormente il periodo di chiusura, dopo il lungo stop dei mesi scorsi, a nostro parere avrebbe comportato ulteriori problemi. Prima di tutto sulla preparazione dei ragazzi, che purtroppo sappiamo già essere in diversi casi lacunosa e che non può non risentire della didattica a distanza. Ma soprattutto sulla loro formazione complessiva, che è fatta sì di cose da imparare, ma anche di capacità di stare insieme in un gruppo che non sia quello familiare. E poi, siamo certi che a gennaio 2021 la situazione dei contagi sia diversa? Noi lo speriamo, ma non ne siamo sicuri, e certo non si può procrastinare senza fine la chiusura delle scuole. Dall’altra parte, bisogna considerare anche i problemi delle famiglie in cui i genitori lavorano e che, se i bambini non vanno a scuola e non ci sono i nonni a dare una mano, non sanno come organizzarsi.
      Insomma, crediamo che in questa situazione sia difficile trovare una soluzione ottimale per tutti, e che ognuno debba in qualche modo adattarsi cercando di fare il meglio possibile, nella speranza che il contagio resti contenuto.
      Tanti cari auguri per la sua famiglia e… coraggio, “andrà tutto bene”!
      Annalisa Pomilio
      noinonni.it

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