Cucchiaino, che disgusto!

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Com’è andato lo svezzamento del vostro nipotino? Si è adattato subito al cucchiaino, oppure ci ha messo un po’ a “rassegnarsi” a lasciare il biberon o il seno? Laura de Laurentiis, la nonna-giornalista autrice del blog www.nonnasidiventa.blogspot.it, ci racconta con grande umorismo la sua esperienza.

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Come far capire a un tipo volitivo, di genere maschile (e ho detto tutto circa la cocciutaggine), che compirà sei mesi fra sei giorni, la differenza tra un capezzolo e un cucchiaino? Brancoliamo nel buio in cerca di una risposta che funzioni.
Sia pure diffidente nei confronti della questione svezzamento, Nipotino in questi giorni ha compiuto un bel progresso: apre la bocca davanti all’omogeneizzato alla pera (con la mela fa ancora resistenza, ma non si può avere tutto).
Il punto è che poi, una volta saggiato a fior di labbra dischiuse il contenuto del cucchiaio, anziché inghiottire la gustosa poltiglia si attacca alla rotondità della posatina e inizia a succhiare con vigore. E uno, e due e tre, quando si rende conto che nonostante l’impegno da lì non zampilla neanche l’ombra del latte si offende a morte, diventa paonazzo e i suoi occhi perdono le stelle, si fanno cupi e carichi di lacrimoni. Se c’è la mamma, a scopo di risarcimento, gli viene subito offerto il seno. Se la mamma non c’è ma è presente Nonno Putativo viene distratto all’istante dall’ I-qualcosa del suddetto, che è maniaco della tecnologia e nel suo cellulare ha una rassegna di giochini elettronici ad alto grado di rumorosità/luminosità che neanche nella zona slot-machine di Las Vegas. Io invece, se sono sola, opto per il dialogo, scelgo la strada del ragionamento: “Vedi Nipotino, questo è un cucchiaio non una tetta. La vedi la diversità sostanziale? È azzurro a righe bianche. Lo tiene in mano la nonna. Vedi? La mamma non c’è. La nonna ha il cucchiaino e il cucchiaino non si ciuccia…”
Lui smette per un istante di piangere, mi fissa sbalordito (ma cosa stai dicendo nonna?) mentre due grosse lacrime gli corrono sulla guancia destra e una terza spunta tra le sue ciglia bagnate e bionde.
“Ecco bravo, che non piangi più, adesso riproviamo.”
Gli avvicino di nuovo alla bocca il cucchiaino, lui la apre, io spingo un po’, lui afferra il cucchiaino con le labbra ma poi lo stringe tra la lingua e il palato nell’inequivocabile movimento della suzione. E uno e due e tre: riparte il suo pianto da sopruso subito, tutto di gola, un trionfo acustico della vocale “i”.

2 commenti su “Cucchiaino, che disgusto!

  1. Salve il mio ultimo nipotino ora 7 mesi se la pappa gli la do io non ci sono problemi svuota il piatto…mentre se lo fa la mamma dopo 2 cucchiaini si gira e vuole la tetta…che furbi!!!

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