Bambine “In viaggio con Rosetta”, per sognare lo spazio

bet-she-can-in-viaggio-con-rosetta_incontroChe cosa frena le bambine nei loro sogni, nelle loro aspirazioni? Probabilmente siamo noi adulti, che proiettiamo su di loro – magari inconsciamente – le nostre aspettative, trasmettendo un modello stereotipo al quale però le bimbe finiscono per adeguarsi.
È contro tutto questo che si batte la fondazione Bet she can, che promuove tante iniziative volte appunto a valorizzare le bambine, ad aiutarle a sognare alzando lo sguardo, e a realizzare i propri sogni.

Iniziative tutte interessanti, concrete e solide. La più recente, poi, è davvero “spaziale”: un percorso, realizzato insieme a Scuola di Robotica, che si intitola “In Viaggio con Rosetta” e che vuole avvicinare le bambine al mondo della robotica e dello spazio.
Si tratta di sette incontri, arricchiti da laboratori di robotica e di programmazione, in cui 15 bambine tra gli 8 e i 10 anni vivranno una fantastica avventura con racconti su pianeti, comete e sulla sonda Rosetta.

Gli incontri

bet-she-can-in-viaggio-con-rosettaNel primo incontro le bambine hanno conosciuto le comete e la missione di Rosetta; e si sono entusiasmate, soprattutto alla fine del percorso, quando hanno simulato, con un linguaggio di programmazione su computer, l’atterraggio del lander sulla cometa.

Con Amalia Ercoli-Finzi

Ma ad emozionarle è stato soprattutto l’incontro con Amalia Ercoli-Finzi, la prima laureata in Ingegneria Aeronautica in Italia e grande protagonista della missione Rosetta. Un incontro ricco di significato, soprattutto se pensiamo che ancora oggi solo il 10% degli ingegneri spaziali è donna.
bet-she-can-amalia-ercoli-finziAmalia ha raccontato loro la propria esperienza di “ragazza del 1937”, un’epoca in cui alle ragazze si chiedeva di lavorare di casa, di fare uncinetto… ma non certo di studiare l’Universo!
Le bambine hanno bombardato Amalia di domande, a cui lei non si è sottratta. Domande sullo spazio (“Come fanno le comete a volare se sono coperte di ghiaccio?”, “Quanto tempo avete
impiegato per progettare e costruire la sonda?”, “Perché si usano materiali preziosi per la fabbricazione della trivella?”), ma anche domande personali, sulla sua vita, che può essere un esempio luminoso per le ragazze di oggi.

I prossimi appuntamenti

bet-she-can-in-viaggio-con-rosetta-bambine-computerNei prossimi incontri le bambine elaboreranno il loro racconto della missione Rosetta, producendo anche un piccolo videodocumentario con la tecnica dello stop-motion, e realizzeranno Rosetta e il lander con materiali didattici e di riciclo, per poi procedere alla loro programmazione.
Ma incontreranno anche l’ingegnere Alessia Mauta, controllore di volo per veicoli spaziali in Lussemburgo, per imparare da lei come comunichiamo con
i satelliti.

Altre edizioni

“In viaggio con Rosetta” terminerà il 17 dicembre, ma Bet she can si sta già attivando per ripetere l’esperienza in altre città. Se siete interessati, potete trovare le informazioni a questo link: www.betshecan.com

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