Due semplici grazie a due semplici nonni

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© Pavlo Lysenko | Dreamstime.com

Oggi all’indirizzo mail del sito è arrivata un lettera singolare ed emozionante: era di Micaela, una una mamma che ci segue (meno male che ci seguono anche le mamme!) e che ci allegava  uno scritto di una sua amica, Mariana Ada.

Ecco il racconto di Micaela: “Negli ultimi giorni stavo cercando di organizzare qualcosa di carino per la festa dei nonni del 2 ottobre e ho chiesto consiglio alle mie amiche.
Parlando davanti a un cappuccino di cosa potrebbe far piacere ai nonni e come potremmo organizzare  per loro qualcosa di bello,  visti tutti gli sforzi che stanno  facendo per i nipotini e per noi, la mia amica Mariana ci ha raccontato un episodio molto emozionante  che le era capitato accompagnando il nonno ad una visita medica (…).
A quel punto i cappuccini si sono raffreddati e tutte noi ‘ragazze’ non riuscivamo più a più a staccarci ad andare a casa. Per questo mi è venuta un’idea: le ho chiesto di scrivere esattamente quello di cui stavamo parlando!”.
Perciò eccolo qui, lo scritto di Mariana, che pubblichiamo con il titolo che ha indicato lei. Siamo certi che emozionerà anche voi come ha emozionato noi.

Chiunque di noi abbia fatto una visita in via Venezian a Milano si ricorda il suo stato di animo di prima, durante e dopo. A chi quest’indirizzo (per fortuna!) non dice niente, specifico che si tratta dell’Istituto dei Tumori di Milano. Inutile mentire, non ci si va mai tranquilli, però una volta varcato il portone si apre un mondo di un’umanità e di una dignità senza pari. È un mondo a parte e fra le mura della sua sala d’attesa composta e silenziosa ti rendi conto che il brusio e i problemi del mondo fuori sono di una banalità incredibile.
Io frequento il posto perché accompagno un nonno speciale. Uno che organizza la sua giornata con una precisione svizzera: analisi, visite, accertamenti medici con inserimento all’asilo della nipotina, lezione di danza, merenda, parco giochi. Ci tiene tantissimo a far tutto come tutti gli altri nonni! Così tanto che anche all’ospedale, alla classica domanda del medico “Come sta?” oltre riferire tutti gli aggiornamenti degli esami gli ha parlato dei progressi che fa con la nipotina.
Certo sono rimasta meravigliata a sentirlo raccontare le avventure da nonno all’oncologo, però ancora più grande è stata la mia sorpresa quando anche il signore in camice bianco si è illuminato rivelando di essere nonno con un nipotino coetaneo e gualmente felice e orgoglioso di poter accompagnare il nipotino al parco giochi, lui che i bambini li opera! E quest’ultima frase l’ha accompagnata con uno sguardo che non si può esprimere con nessuna parola in nessuna lingua del mondo.  Con la mia formazione filologica ho sempre considerato il linguaggio una fonte infinita di emozione e di poesia. In quel momento mi sono ricreduta: nello sguardo di quel medico c’erano un’emozione, una drammaticità e un’umanità a cui le parole non riescono ad arrivare.
Mi sono resa conto anche del mio egoismo e della mia vigliaccheria: qualche volta per i corridoi dell’ospedale avevo incontrato alcuni piccoli pazienti ed ero stata molto scossa. Non avevo mai pensato come si potesse sentire chi li doveva operare, tutti i giorni della sua vita: da quando era un medico giovane fino a diventare un nonno maturo! E lo sguardo di chi affronta tutti i giorni un lavoro così s’illumina e si rasserena al sentire la parola “nonno”! Ebbene sì, con la stessa luce presente negli occhi del nonno paziente!
Di fronte a tutto questo, come dicevo, le parole aiutano poco a esprimere tutto quello che si sente. Una cosa però nel loro piccolo lo possono ancora fare. Possono dire a questi due nonni che a saper che esistono entrambi, che vivono accanto a noi, la nostra vita è molto più ricca e piena di luce.
Grazie di esistere nonni!

Mariana Ada

 Trovi altri contributi di Mariana Ada anche a questi link:
Lettera per il 45° anniversario della caduta del muro di Berlino
Nonni sempre pronti a imparare!

 

 

4 commenti su “Due semplici grazie a due semplici nonni

  1. i nonni intelligenti non vogliono rubare il ruolo ai genitori, ma soltanto affincarli per dare loro qualche consiglio, frutto di tanta esperienza

  2. I nipoti sono il più bel regalo che ci possono fare i nostri figli: per questo i nostri occhi si illuminano quando parliamo di loro!

  3. io e mio marito vorremmo solo poter fare i nonni alcune ore alla settimana e amare incondizionatamente i nostri nipoti come sanno fare solo i nonni ma ci sono sempre problemi di gelosia da parte della nuora non vorremmo assolutamente sostituirci ai genitori ne dare consigli

    1. Cara Maria,
      Purtroppo non sei l’unica a scriverci di questi problemi. Il nostro consiglio è, come sempre, quello di provare a parlarne con serenità con i genitori.
      Un carissimo saluto e tanti auguri
      Annalisa Pomilio
      Redazione di noinonni. It

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