Quando i nipotini vivono lontano

Succede spesso oggi (ma succedeva anche ai nostri tempi) che i figli vadano a vivere in una città diversa, lontana magari diverse centinaia di chilometri da quella dei genitori. Questo sicuramente comporta qualche difficoltà: per esempio, non ci è possibile vedere i nostri nipotini con continuità, oppure tutte le volte che lo desideriamo.
Questo però non significa che non sia possibile costruire con loro un rapporto profondo. Il rapporto con i bambini si costruisce infatti pian piano, lo sappiamo bene, come sappiamo che ci sono mille modi per far loro sentire il nostro affetto. Una settimana in compagnia dei nonni,  come succede spesso durante i periodi di vacanza, può caricarsi di aspettativa e diventare magica ed eccezionale, piena di magnifici ricordi, perfino più di tanti pranzi domenicali (oppure di tanti pomeriggi dopo-scuola).
Perché però sia possibile stabilire un rapporto sereno e duraturo con i nipoti anche a distanza, bisogna… guadagnarsi i genitori! E, come al solito, la parola chiave è “tatto”: una parolina piccina piccina, ma importantissima!

E quindi, cominciamo proprio dalla nascita o dai primi mesi del bambino. Magari la neo-mamma (soprattutto se è vostra figlia) può chiederci di andare a passare qualche giorno con lei per darle una mano con il bebé; un’esigenza che diventa più forte se si tratta del secondo bambino (o del terzo, o…), quando gli impegni si moltiplicano.
Bene, prima regola: non cadiamo nella trappola di sentirci indispensabili. Indipendentemente dall’affetto reciproco, indipendentemente da quanto sua utile la nostra presenza, indipendentemente da quanto i bambini ci amino e si divertano con noi… ricordiamo sempre che siamo ospiti, e che la famiglia ha bisogno della sua intimità e dei suoi spazi. Quindi, cerchiamo di limitare la durata delle nostre visite, soprattutto quando, come spesso accade nelle case di oggi, non c’è una stanza per gli ospiti e quindi, per quanto ci sforziamo di diventare invisibili… la nostra presenza si nota! Ogni tanto, usciamo per andare a fare una passeggiata, un cinema, o per rivedere un’amica che avevamo perso di vista da tanto… insomma, inventiamoci qualcosa per lasciare da sola la famiglia e permettere loro di stare per un po’ senza di noi.
In generale, poi, cerchiamo di essere un aiuto vero e concreto e non un ostacolo. E qui, lo so che è difficile, ma… diamoci da fare sforzandoci di non far capire che ci sono tante cose che noi faremmo diversamente (difficilissimo per me: lo confesso!). Una tentazione tanto più forte quando viceversa il nostro aiuto è richiesto, e quindi ci verrebbe naturale lasciarci prendere la mano e intervenire anche in campi in cui il nostro apporto non è gradito.
Quindi, anche se abbiamo tanta esperienza e “lo facciamo solo per il vostro bene”… silenzio! Evitiamo di esprimere pareri, di fare confronti (neanche con “i nostri tempi”), di dare consigli. Teniamo sempre presente che a noi interessa stare con i nostri nipoti, e che il fine comune nostro e dei genitori è il loro benessere e la loro serenità. Quindi, lodiamoli, rassicuriamoli, aiutiamoli… e godiamoci i bambini in pace!

E se invece sono loro, figli e nipoti, a venire da noi per qualche giorno? Gioia, gioia, gioia grandissima, ma anche qui… prepariamoci ad affrontare un periodo un po’ movimentato, in cui ci vorrà sicuramente una buona dose di elasticità per far fronte all'”invasione”. A parte il problema degli spazi (dipende naturalmente dalle case…), c’è quello dei ritmi: magari noi nonni abbiamo l’abitudine di fare un riposino pomeridiano, mentre i bambini giocano scatenati; oppure di mangiare a orari precisi, che si scombinano inevitabilmente con i bambini…
Ma poi, più in generale, evitiamo di farli sentire troppo “ospiti”. Per esempio, anche se è noi nonne siamo abituate a essere “padrone della cucina” e a decidere che cosa cucinare  per tutti, in questi giorni diamo un po’ di spazio anche a loro, cercando di venire incontro ai loro gusti e alle loro abitudini. E prendiamoci i nipotini per uscire con loro e fare insieme esperienze memorabili: una visita a un museo, una passeggiata a un parco, un pomeriggio al cinema, uno spettacolo teatrale… sono tante le occasioni per stare insieme ai bambini in maniera diversa e condividere con loro momenti bellissimi!

E comunque, bando alla malinconia: è vero che se i nipotini vivono lontano da noi le occasioni di incontro sono meno frequenti, ma magari potremo vederli per periodi un po’ più lunghi (a Natale, oppure qualche settimana di vacanza insieme, per esempio, quando le scuole sono chiuse ma i genitori sono la lavoro), da dedicare solo a loro per renderli davvero eccezionali e indimenticabili.
E poi, quando saranno un po’ più grandicelli, non dimentichiamoci degli straordinaria strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione: proprio noi, nonni tecnologici attivi su internet, sappiamo che oggi ci sono mille modi per tenersi in contatto: non solo il “vecchio” telefono (naturalmente con telefonino, sms, mms eccetera), ma anche facebook, skype… Tanti strumenti per condividere esperienze e per stare vicini ai nostri cari a dispetto della distanza.

3 commenti su “Quando i nipotini vivono lontano

  1. I miei nipotini di 2 anni e 1/2 e 9 mesi vivono lontano, un volo di 2 ore, perciò li vediamo poco e per pochi giorni. Quando passano piu di 3/4 settimane è evidente che il rapporto con loro deve essere ricostruito. Anche le videochiamate per il grande sono un distacco da quello che sta facendo, viene solo con suo padre che gli dice saluta i nonni e lui dice by by e se ne va.

    1. Immaginiamo la sua malinconia. Purtroppo la lontananza produce anche questi effetti. Però i bambini sono ancora piccoli, è normale che non si ricordino quando passa troppo tempo. Crescendo, le cose cambieranno. Magari, sarà anche più facile creare dei momenti più frequenti di incontro. Glielo auguriamo!
      Un caro saluto
      Annalisa Pomilio
      noinonni.it

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