La centralità dei nonni nella famiglia

© Ruslan Huzau | Dreamstime.com

Pronti a farsi in quattro per i nipoti e, più in generale, per le famiglie di figli e figlie, a cui danno una mano mettendo a loro disposizione il proprio tempo e le proprie energie; fondamentale anello di trasmissione di saperi e tradizioni, memorie e valori; non di rado, concreto sostegno economico per le giovani famiglie, in questi tempi di crisi e di incertezza: il ruolo centrale dei nonni nella famiglia è stato sottolineato con forza nel settimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si è tenuto a Milano a giugno.
«Oggi le persone che vanno in pensione hanno davanti a sé circa 20 anni di vita ancora attiva. Sono numerosi i pensionati che hanno uno ‘stock’ di ore disponibili e di generosità che possono consacrate a delle attività di beneficenza; tra di essi ci sono i nonni, che sono un ‘elemento costitutivo della vita familiare’ quando sopperiscono alle assenze temporanee dei genitori. Essi quindi non sono più ‘coloro a cui si fa visita o che vengono in visita’, ma sono spesso per le giovani generazioni un sostegno insostituibile che prende forme diverse». Sono parole di Hélène Durand, presidente dell’associazione Crescendo, Réseau mondial pour un viellissement Human et Chrétien (Rete mondiale per un invecchiamento umano e cristiano), che si occupa proprio dei problemi della terza età.

Un ruolo ancora più centrale nel caso della famiglie ricomposte, dove i nonni diventano non solo testimoni del passato, ma quasi il collante tra le diverse componenti familiari. Infatti, è attraverso i nonni che i giovani «scoprono i segni delle relazioni che uniscono i membri della loro famiglia attraverso le generazioni e malgrado le differenze», come sottolinea la Durand.
Ancora di più: ai nonni spetta spesso il compito, con la loro testimonianza e l’esempio concreto, di trasmettere i valori sui quali si basa non solo la loro vita, ma anche la nostra società.

D’altra parte, come ha detto Benedetto XVI nel corso del quinto Incontro Mondiale delle Famiglie, «i nonni (…) possono essere – e molto spesso sono – i garanti dell’affetto e della tenerezza che ogni essere umano ha bisogno di donare e di ricevere». Un ruolo per loro tradizionale, ma ancora più importante in un periodo di crisi e di disoccupazione come quello che stiamo vivendo, quando, come afferma la Durand, «il reciproco aiuto familiare, tra genitori e nonni, è spesso indispensabile per evitare i drammi sociali che sono portati da questo periodo di crisi».
Quindi, da un lato i nonni sono spesso un baluardo contro le incertezze e le difficoltà di un periodo storico ed economico che colpisce in particolare le categorie più deboli e i giovani, dall’altro sono investiti dal compito difficile e delicato di essere l’anello di congiunzione tra il presente e il passato e di trasmettere memorie e tradizioni alle giovani generazioni.

Attenzione però : trasmettere le tradizioni non vuol dire sono raccontare le nostre esperienze, ma riuscire a trasmettere la nostra visione del mondo, i valori sui quali abbiamo basato la nostra vita, per guidare i nostri nipoti nella costruzione del loro futuro, acquisendo quella libertà di giudizio e di coscienza che è la base per la costruzione della loro vita.
Una sfida difficile. Come fare? Hélène Durand risponde così : «La prima condizione è la nostra disponibilità, la nostra capacità di ascoltare. L’ascolto è la premessa indispensabile per il dialogo. Un’altra condizione è di guardare alla vita con un atteggiamento positivo. La ricerca dell’autenticità, della coerenza tra le nostre parole e le nostre azioni è un altro elemento fondamentale per dare concretezza alla nostra testimonianza».
Una ‘ricetta’ non facile, ma sicuramente alla portata di tutti noi nonni, da sempre sensibili al tema del dialogo con le ‘giovani’ famiglie e i nipoti.

3 commenti su “La centralità dei nonni nella famiglia

  1. Condivido l’articolo in tutto, tranne nella frase: “i nonni non sono più coloro a cui si fa visita o che fanno visita”; purtroppo, noi facciamo parte di questa categoria. Da quando siamo andati in pensione, abbiamo lasciato la città e ci siamo trasferiti al paese natio, ad una distanza di circa 120 Km, dove c’erano i miei genitori anziani e malati e, dove, comunque, venivamo da sempre in vacanza con la famiglia e ad ogni fine settimana. Abbiamo lasciato l’appartamento ai nostri figli, che hanno potuto così entrambi risolvere il problema-casa. Con l’arrivo della nostra unica e amatissima nipotina, che ora ha 16 mesi, questa distanza ci sembra insormontabile, perchè ci tiene lontani dal dono più grande che il Signore ci ha dato (dopo molte delusioni e sofferenze sopportate), permettendoci di vedere la nostra nipotina non più di due volte al mese e anche meno: una volta viene mio figlio (ma sempre portandosi dietro i problemi domestici e sempre di fretta) e una volta andiamo noi; ma non ci basta! Noi vorremmo vedere quel sorriso incantevole sempre, stringere tra le braccia quel tenero esserino a cui vogliamo un mondo di bene più spesso! Per fortuna, ci sono nonni e zii materni, che “sopperiscono alle assenze temporanee dei genitori”, abitando nella stessa città a poca distanza dalla loro abitazione. Noi, comunque, soffriamo molto per questa lontananza, ci consola il fatto che che la nostra dolcissima nipote, anche se ci vede così poco, è sempre molto affettuosa con noi e dimostra di stare volentieri anche con i nonni lontani!

    1. Carissimi nonni, capiamo perfettamente il vostro stato d’animo: il desiderio di vedere di più la nipotina, e la difficoltà di una distanza che vi impedisce di godervela appieno. Purtroppo è una situazione piuttosto comune al giorno d’oggi, quando la crisi e le necessità del lavoro dividono le famiglie. Pensiamo però che presto la situazione migliorerà: quando la bimba sarà più grandicella, sarà più facile ospitarla da voi per qualche breve periodo di vacanza, lontano dalla grande città e dai suoi fumi. E sarà una bellissima esperienza per tutti, un’occasione per costruire un rapporto solido e profondo. È questo l’augurio che vi facciamo noi della redazione di Noinonni.it!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *