Lorenzo e la fatina dei dentini

Quante cose buffe fanno i nostri nipotini! Per esempio… sentite questo racconto che ci arriva da una nonna!

“A Cecilia dondola già da qualche giorno il primo dentino, l’incisivo inferiore. A un certo punto vedo che si alza improvvisamente dal tappeto, dove sta giocando tranquilla con le costruzioni insieme a suo fratello (gemello), e viene da me tutta allegra, mostrandomi i dentino appena caduto.
Naturalmente mi mobilito: tiro fuori la scatolina speciale che, già al tempo delle mie figlie bambine, era stata usata per i loro dentini, e racconto che questa notte deve mettere la scatolina sotto il cuscino, così passerà la fatina dei denti (la nostra versione di quello che, in altre famiglie, è il topolino) a portare un soldino.
Cecilia è felice, non vede l’ora! Suo fratello un po’ meno, perché anche a lui piacerebbe avere un dentino da lasciare per la fatina, stanotte. E non è molto convinto delle mie rassicurazioni: tra un po’ sarà lui a perdere il dentino, e la fatina passerà solo per lui, mentre a sua sorella, com’è giusto, non darà nulla! La fatina passa solo dai bambini che perdono i dentini…
Niente da fare, non è convinto. E continua a rimuginarci e a mugugnare, tirando fuori a un certo punto l’idea di mettere un dente finto sotto il suo cuscino. E io continua a spiegargli e a rassicurarlo…

Poi arriva la mamma a prenderli, dopo il lavoro, e avviene la solenne consegna della scatolina con il dentino di Cecilia, da mettere sotto il cuscino quella sera.
E il giorno dopo la mamma mi racconta che, al momento di andare a dormire, Lorenzo ha preso un foglio di carta, ci ha disegnato un dentino, l’ha ritagliato e l’ha messo sotto il suo cuscino, sperando che così la fatina si sarebbe sbagliata e avrebbe lasciato una monetina anche a lui…
Come resistergli? Alla fine, hanno lasciato anche a lui una piccola monetina, una specie di “premio di consolazione”: la fatina non si è sbagliata (non si inganna la fatina!), ma ha deciso di premiare la sua buona volontà (e anche la sua intraprendenza che ha fatto ridere tutta la famiglia!)”.

Una nonna

 

 

 

 

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