In vacanza con i nonni: prepariamo i bambini!

Che bello portare con sé in vacanza i nipotini per qualche giorno Perché la vacanza sia un periodo piacevole rilassante per tutti, dobbiamo però… preparare i bambini! Ecco i nostri consigli.

In vacanza con i nonni, al mare o in montagna. Che bello! Ma loro, i nipotini, come reagiranno? Benissimo, senza dubbio, a patto di prestare attenzione ad alcuni particolari, soprattutto se sono molto piccoli e alle prime esperienze di distacco dai genitori.

Se ci occupiamo già dei nipotini in maniera più o meno costante durante l’anno o abbiamo frequenti contatti con loro, la vacanza non dovrebbe creare alcun problema. Anche in questo caso, però, prima di affrontare un periodo fuori casa, sarebbe bene tenerli a dormire da noi qualche notte, nel periodo che precede la partenza, per abituarli gradualmente al distacco notturno.
Un accorgimento indispensabile se invece i bambini ci vedono raramente e quindi non hanno una grande familiarità con noi.

 

Poi, nel fare i bagagli non dimentichiamo di portare con noi il giocattolo preferito di ogni bambino: sarà un “pezzo di casa” che lo rassicurerà, anche se naturalmente da noi troveranno anche altri giochi!
E se questo è vero per tutti, il giocattolo preferito è indispensabile per quei bambini che hanno un “oggetto transizionale”, uno di quei giocattoli da cui non si separano mai e che simboleggano per loro il legame con la mamma. Non facciamo l’errore di sottovalutare questo aspetto!


Nel programmare il periodo di vacanza, teniamo presente l’età e il carattere del bambino: per i bambini molto piccoli, in genere è bene non prolungare il distacco troppo a lungo, soprattutto se i genitori non hanno la possibilità di venire a trovarli nel weekend. Dopo i 5-6 anni, si può pensare anche a una vacanza un po’ più lunga.


Infine, mettiamo in conto qualche momento di malinconia: ci sarà, soprattutto la sera, ma non va drammatizzato. Certo, non dobbiamo ignorarlo, ma basterà stare vicino al nipotino e rassicurarlo, per poi cercare di distrarlo con una fiaba, una passeggiata o un gioco.
Per questo, però, sarebbe meglio evitare le telefonate di saluti serali (lo sappiamo, è difficile: anche noi, quando avevamo i bambini piccoli, ci attaccavamo al telefono la sera, finiti gli impegni lavorativi…): meglio sentire i genitori durante il giorno, quando ci sono tante cose da fare e il momento della nanna è ancora lontano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *