Il “babywearing” per i nonni

Avete presente quei genitori che portano i bambini avvolti in grandi fasce di tessuto assicurate al loro corpo? Questo è il “babywearing“, un modo di trasportare i cuccioli non solo molto comodo (le mani restano libere!), ma che ha anche tanti riflessi positivi, soprattutto per i bambini. Ebbene, perché non possiamo farlo anche noi nonni? Ce ne parla la nostra consulente, la psicologa Maria Adele Tonetto.

Che cosa significa babywearing ?

Letteralmente quest’espressione significa “indossare il bambino”, portare e accomodare il piccolo sul proprio corpo grazie a fasce di tessuto.
Il babywearing è una vera e propria arte presente in numerose culture da centinaia di anni. Oggi in Italia non è infrequente vedere mamme che portano i propri bambini all’interno della fascia; ci sono centinaia di gruppi su facebook in cui mamme appassionate di babywearing possono scambiarsi informazioni circa modelli, tradizioni, colori e tessuti delle fasce, nonché, in primis, sulla correttezza delle posizioni nel rispetto della fisiologia e delle diverse fasi delle sviluppo del bimbo.

Da terapeuta, ma soprattutto da nonna, ho osservato con estrema attenzione l’arte del portare, ho letto libri a riguardo e, ancora di più, ho cercato di capire se quest’usanza era esclusivamente per le madri. Ebbene, ho scoperto che non solo ci sono molti padri che portano i loro piccoli, ma anche che, a volte, sono i fratelli maggiori ad essere “portatori”… e sempre più spesso, i fantastici nonni!

Ho ascoltato storie di nonni (donne ma anche uomini) che “legano” i bimbi sul petto o sulla schiena per farli addormentare o per portarli a fare due passi mentre a mamma riposa o si dedica al fratello maggiore; ho visto nonni portare il nipotino facendo la spesa e permettendosi così di avere le mani libere.
Ci sono invece nonni che non si sentono sicuri nel “portare” i piccoli e, non sentendosi solidi e in equilibrio, preferiscono “indossarli” solo per farli dormire a contatto, ma rimanendo seduti in poltrona.

Uno strumento per restare “ad alto contatto” con i piccoli

Quando si parla di maternità ad alto contatto, non possiamo trascurare anche un nuovo modo di essere nonni. Esistono anche i nonni ad alto contatto! Sì, parliamo di quei nonni che portano i piccoli nella fascia o che al pomeriggio dormono accanto ai loro nipoti, i nonni che in modo diretto o indiretto sostengono le pratiche di una maternità ad alto contatto.

Il contatto con i nonni, grazie alla fascia, si pone in continuità con ciò che avviene in altri momenti della giornata con i genitori; viene mantenuta una continuità rispetto all’abitudine del contatto data del genitore e, in aggiunta, viene offerta al bimbo l’opportunità di un’ulteriore relazione significativa, quella nonni-nipote.
Il calore del corpo, il contatto, la sicurezza, il battito del cuore, l’odore e la voce, tutti gli elementi di cui il bimbo “portato” potrà fare esperienza nel contatto con i propri nonni, fa parte di un grande bagaglio di esperienze sensoriali ed emozionali che l’arte del babywearing racchiude.
I benefici sono riscontrabili da ambo le parti proprio perché oltre a un rilascio di ossitocina (l’ormone dell’amore), vi sarà un consolidarsi della relazione e un rafforzamento del legame tra nonni e nipoti.
Il babywearing può essere davvero un’opportunità interessante nella relazione nonni-nipoti, ma può essere un’opportunità altrettanto interessante per inserirsi in modo attivo in un’ottica di continuità educativa ed emozionale individuata dai genitori.

I bimbi, soprattutto se molto piccoli, amano essere costantemente a contatto con il corpo della madre, quella madre che spesso può essere stanca e può aver bisogno di riposare o di dedicare qualche momento a se stessa; a quel punto i nonni, grazie al babywearinh, possono inserirsi piacevolmente, sostituendosi temporaneamente alla madre, alleggerendola, e allo stesso tempo garantendo al bambino una prossimità per lui fondamentale.

Da nonna e da professionista mi auguro che questa pratica possa diffondersi e che sempre più nonni possano dare questa opportunità alla relazione con i propri nipoti!

 

Dottoressa Maria Adele Tonetti

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