Un “patentino” per i proprietari di cani

donna-cane-pastore-tedesco-addestramentoI proprietari di cani considerati potenzialmente aggressivi dal Servizio Veterinario della Asl devono partecipare a un percorso formativo alla fine del quale viene rilasciato un “patentino”.
Ce ne parla la veterinaria Arianna Del Treste.

Nell’evoluzione della società moderna, il rapporto uomo-animale ha subito importanti cambiamenti. Se ieri questa relazione era tristemente subordinata all’utilità degli animali nello svolgimento dei lavori dell’uomo, oggi s’incentra principalmente sull’affezione, ovvero sul rapporto di attaccamento emotivo che si viene a stabilire tra l’essere umano e i suoi compagni di vita a quattro zampe.
Sempre più importante, dunque, il ruolo dei nostri amici animali all’interno del sistema- famiglia, di cui rappresentano un costituente fondamentale.
 Come in tutte le relazioni, però, il sentimento positivo può non risultare sufficiente a stabilire un rapporto equilibrato, responsabile e rispettoso di entrambe le parti.
 E come in tutti i rapporti, si sa, è di basilare importanza imparare a conoscersi per potersi rispettare.

Per questo appare davvero interessante l’iniziativa di un percorso formativo per i proprietari di animali, o per coloro che abbiano intenzione di diventarlo, che si svolgerà da quest’anno in tutto il territorio italiano.
“Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso.”
Così recita l’art.1 dell’Ordinanza del 3 marzo 2009, “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, emanata dal Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
 È stato quindi organizzato un percorso della durata di 10 ore e corredato dal rilascio finale di un patentino, dopo il superamento del test di verifica.

A che cosa serve esattamente il patentino? Risulta certamente un utile strumento per le Istituzioni chiamate ad adeguarsi a questa ordinanza ed è finalizzato alla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani; ma rappresenta anche un valido supporto per il possessore di animali perché il percorso fornisce le risposte alle principali domande sul rapporto corretto con il proprio amico quadrupede e insegna a gestirlo in una maniera più “responsabile” e soddisfacente.

Il programma è ricco e non lascia di certo spazio alla noia: va da importanti nozioni sulla normativa vigente (in riferimento agli obblighi sanciti da regolamenti comunali, regionali, nazionali ed internazionali) ad interessanti informazioni sulla fisiologia e l’etologia del cane, con materie quali “lo sviluppo comportamentale del cane nelle diverse fasi di vita”, “le principali cause di sofferenza dell’animale” e “gli errori di comunicazione nella relazione uomo-cane”.
Si imparerà quindi a conoscere e rispettare gli obblighi fondamentali, quali il dovere di portare il cane a spasso in aree urbane o aperte al pubblico con un guinzaglio che non superi 1.5 metri di lunghezza (fatta eccezione per le aree-cani stabilite dal Comune) o portare con sé museruola e gli strumenti idonei alla raccolta delle feci, ma anche a comprendere meglio il comportamento del proprio animale e a indirizzarlo adeguatamente.

Il percorso si svolge secondo criteri uniformati su scala nazionale e avviene sotto la guida di un gruppo di lavoro di Medici Veterinari, scelto e coordinato dalla FNOVI (Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani), in collaborazione con il Ministero della Salute.
 L’organizzazione sul territorio è affidata ai Comuni, insieme alle Asl di zona.
Il patentino è facoltativo per tutti coloro che sono interessati a conoscere e riconoscere al meglio il comportamento del proprio animale; obbligatorio, invece, per i possessori di quei cani che abbiano già dimostrato in precedenza disturbi comportamentali e/o siano stati dichiarati “a rischio elevato” dal Servizio Veterinario della Asl.
Poiché non è più possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività del cane solo in relazione all’appartenenza a una determinata razza e ai suoi incroci, come era dalla precedente ordinanza del 2008, sarà la Asl Veterinaria di zona ad individuare, in base ai dati dell’Anagrafe Canina, i proprietari obbligati a svolgere il percorso formativo.
Se siete interessati all’ottenimento del patentino, ma le distanze da coprire per seguire il corso in sede sono eccessive, potete seguirlo comodamente su supporto informatico.

Non mi resta che augurarvi… buon percorso!

 

 

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