Una storia scritta insieme da nonna e nipote

il-bambino-con-gli-sci-di-legnoIl bambino con gli sci di legno è un bel libro scritto insieme da Ismaele Russo, un ragazzo di undici anni, e da sua nonna, Rosetta Spinelli. Una bella esperienza, coronata dal sogno, realizzato, di vederlo pubblicato dalle edizioni Giovanelli.

Ecco davvero una bella storia di nonni e nipoti, una storia di quelle che ci piace raccontare. Una storia fatta di complicità, di condivisione, del piacere di fare qualcosa insieme e di creare lasciando libera la fantasia. È la storia di Rosetta Spinelli e del suo nipote undicenne Ismaele Russo, autori “a quattro mani” di un libro appassionante: Il bambino con gli sci di legno (Giovanelli edizioni).

Il libro

Il libro è una storia di avventura capace sicuramente di appassionare i bambini, e in cui… c’è tutto: c’è il senso della famiglia e della continuità familiare (la ricerca del padre perduto); c’è l’accoglienza del diverso; c’è il viaggio; c’è la scoperta del valore del dono…

Una storia costruita bene e ben raccontata, a parte naturalmente qualche piccola inevitabile “ingenuità” nel meccanismo narrativo, dovuta alla giovane età dello scrittore in erba (ma che promette più che bene!). Ma soprattutto una storia fatta per piacere ai bambini: non caso è nata da uno di loro!

Un villaggio tra le montagne

La vicenda è ambientata in un villaggio immaginario e dal nome impronunciabile: Jinchostrakumba. Un villaggio minuscolo dove non si conosce il denaro, ma vige la regola del baratto: tutto viene scambiato, ma soprattutto nulla viene regalato! Questo non significa però che si tratti di un villaggio idilliaco: ha anche lui i suoi bravi cattivi, sempre pronti a scaricare la rabbia sui più deboli e a far loro del male; il baratto non significa generosità, anzi!; nel villaggio si vive in un clima di chiusura e di paura della scoperta, dell’esplorazione, dell’ignoto…

Roddy, un ragazzo speciale

In questo villaggio vive però Roddy, un bambino speciale: è capace di costruire bellissimi sci di legno, con cui ama fare lunghe escursioni. A insegnarglielo è stato suo nonno, sparito misteriosamente diversi anni prima e che il papà di Roddy continua a cercare in lunghe escursioni sulle montagne che circondano il villaggio. Montagne che però hanno un limite invalicabile: il monte Matita, che non bisogna assolutamente superare.

Un giorno Roddy esce per un’escursione sui suoi inseparabili sci, seguito dai suoi compagni di sempre: una marmotta e una volpe. Quel giorno, però, si spinge un po’ più lontano del solito, e incontra così un gigante peloso e ferito, Pirko. È l’inizio di una vera, grande amicizia tra il ragazzo e il gigante; ma è anche, a sorpresa, la strada che permetterà al ragazzo di ritrovare il nonno e di vedere finalmente la sua famiglia riunita.

Gli autori

Un libro scritto a quattro mani, dicevamo. In realtà il “vero” autore è Ismaele Russo, un ragazzo undicenne che condivide con la nonna, Rosetta Spinelli, la passione per i libri: è lui che ha dato il via alla storia, costruendola pian piano insieme alla nonna, autrice di diversi libri e quindi con un’esperienza che ha potuto così condividere con il nipote.
Abbiamo chiesto a Rosetta di raccontarci questa bellissima esperienze. Ecco quello che ci ha scritto:

“La collaborazione “letteraria” tra me e mio nipote Ismaele è iniziata una sera di giugno dell’anno scorso. Ogni tanto i miei nipoti, a turno, vengono a dormire da me e alla sera, prima di dormire, è d’obbligo raccontare delle storie.  Ma quella sera io avevo esaurito le mie risorse, così Ismaele mi ha proposto di raccontare una storia insieme, io e lui.

Il dialogo è questo:
– Nonna dai, raccontami un storia. Non ho voglia di guardare la tv.
– Ma Ismaele, ho esaurito tutto il mio repertorio, non so più che cosa raccontarti.
– Vabbè, allora facciamo così, ne inventiamo una io e te. Io comincio, tu vai avanti. Così, un po’ per uno, ci stai?
– Va bene, però cominci tu.
– Ok. Allora c’è un paese lontano lontano, in un posto che non c’è sulle cartine geografiche. Lì nevica sempre e si chiama… si chiama Jinchostrakumba.
– Ma che nome difficile! Sei sicuro?
– Sono sicuro. Si chiama proprio così.
– Allora adesso vado avanti io…

Quella sera, spenta la tv, io e Ismaele abbiamo acceso la nostra fantasia. E a mezzanotte eravamo ancora lì a raccontarcela la storia di Roddy e del suo mondo dove tutto viene barattato e niente regalato.
Il giorno dopo mi è venuta l’idea di scriverla. Così per tutta l’estate io e Ismaele ci siamo scambiati messaggi e mail anche quando lui era al mare. Abbiamo discusso su come doveva procedere la storia, sul finale soprattutto. E ci siamo divertiti un sacco, tanto che stiamo pensando al seguito. L’ho spedita a un paio di editori di libri per bambini e le Edizioni Giovanelli l’hanno presa subito.
Al di là del risultato insperato, è stata una esperienza bellissima e molto costruttiva. E poi raccontare favole è la mia passione!”

Bello, no? Non piacerebbe anche a voi inventare una storia insieme ai vostri nipotini?

Trovate tutte le informazioni sul libro (anche per acquistarlo) a questo link: www.giovanelliedizioni.it/il-bambino-con-gli-sci-di-legno.

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