Stare bene con l’aiuto dei cavalli

mediatore-equestreSi sente molto parlare dell’ippoterapia, usata per alleviare, se non curare, diverse forme di disagio. Meno noti sono i programmi di mediazione equestre, che prevedono anch’essi l’uso del cavallo, non però per cavalcarlo ma per creare un rapporto particolare con questo nobile animale.
Ce ne parla la  veterinaria Arianna Del Treste.

 

Per chi conosca il cavallo, non risulterà senz’altro sorprendente che questo splendido quadrupede possa risultare un eccellente “catalizzatore” nell’approccio terapeutico ed esistenziale a persone disabili o disagiate.
Nel panorama sempre più vasto della Zooantropologia, infatti, le cosiddette “attività assistite” dagli animali vedono come protagonista indiscusso proprio l’amico cavallo. Ed è qui che si collocano i programmi di mediazione equestre, che si propongono di fornire a delle persone in difficoltà preziosi strumenti per implementare autostima e consapevolezza di sé.

Spesso le persone ritenute “diverse” hanno difficoltà a creare dei rapporti interpersonali sereni con chi li circonda, e si trovano perciò a essere relegati in una condizione passiva all’interno della società. È proprio in questo ambito che è particolarmente utile l’opera del mediatore equestre, che è chiamato a favorire e creare un rapporto tra persone e cavalli.

Attraverso questo rapporto, queste persone acquistano gradualmente la capacità di entrare in contatto gli altri, sviluppando l’autostima e riuscendo a creare e gestire anche i rapporti emotivi che formano la trama della vita di ognuno di noi.
A differenza di altri percorsi educativi o riabilitativi, come ad esempio l’ippoterapia, la mediazione equestre non prevede attività in sella, bensì tutta una serie di attività svolti in totale sicurezza, come psicodrammi e giochi di ruolo. Il mediatore potrà anche collegarsi ai programma didattico della scuola dell’obbligo, mettendoli in parallelo con il mondo equestre.
Il fine della mediazione equestre è comunque quello di far apprendere attraverso l’esperienza personale diretta in che modo relazionarsi con gli altri.

Un bellissimo programma… ma certo, c’è il problema dei costi, visto che tutto ciò che gravita intorno all’equitazione non è certo a buon mercato. Per questo stanno nascendo dei progetti di mediazione equestre nelle Scuole dell’Obbligo e in Centri di aggregazione giovanile, con attività svolte inizialmente in classe e poi continuate in maneggio o in fattoria. E qui sicuramente l’impiego di questo nobile animale potrà apportare molti benefici.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *