Pediatri dal cuore duro

visita-pediatra-bambino-sei-mesiNoi nonni, si sa, siamo sempre convinti (anzi, ci verrebbe da dire, sappiamo con certezza!) che i nostri nipotini sono assolutamente speciali, e che è impossibile per chiunque, e soprattutto per i pediatri, non accorgersene al primo sguardo.
Ecco dunque come Laura de Laurentiis, la giornalista autrice del blog www.nonnesidiventa.blogspot.it e che ha già collaborato più volte con noi, ci fa il divertente resoconto della visita dal pediatra del suo nipotino.
E ci racconta, con il tono spassoso che la contraddistingue, la sua delusione di nonna per l’atteggiamento di professionale indifferenze del dottore di fronte a un bambino così meraviglioso.

 

Trovi altri articoli di Laura de Laurentiis a questi link:
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L’allegria delle parole strampalate

Con addosso il brutto vestito da ape che tanto lo rende contento, Nipotino è andato ieri dal pediatra per la visita di controllo. Nell’ordine il medico ha decretato che:
– è un soggetto atopico (non ha ancora sei mesi ed è già uno tra i tanti, per giunta con la dermatite)
– è al 90mo percentile per grassezza e tra il 50mo e il 70mo per altezza (come i puf da salotto)
– è giunto per lui il momento di essere sfrattato dalla stanza dei genitori ed essere esiliato nella sua cameretta
– deve cominciare le prime pappe che non potranno essere a base di pizza, nonostante sia questa l’unica pietanza che lo attrae quando dal seggiolone punta il tavolo dei grandi con la fronte corrugata

Giornataccia per Nipotino. Fortuna che il suo brutto vestito da ape riesce comunque a tenergli il morale alle stelle.
Alla fine del suo resoconto di questao visita, ehm bilancio della salute, colma di gongolante aspettativa nonnesca ho chiesto a Figlia se il pediatra si fosse espresso genericamente sul bambino, per esempio assicurando che si trattava del più bel pazientino che mai gli fosse capitato in ambulatorio o, almeno,  del più intelligente. Niente da fare. Il pediatra di Nipotino, anziché stramazzare al suolo per la meraviglia, si è comportato come avesse davanti un bimbo come gli altri. Da non credere.

 

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