Misuriamo le nostre forze

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Alla fine delle vacanze con i nipoti, oppure di quelle feste in cui si sta tradizionalmente tutti insieme, in famiglia, capita (a me sicuramente è capitato!) di sentirsi… stremati! Tra bambini da intrattenere tutto il giorno, parenti e amici, spesa e cucina… ogni giornata è un percorso a ostacoli piacevoli certo, ma anche estremamente stancanti! Anche perché, purtroppo, non abbiamo più vent’anni, e si comincia a sentire.

Io quest’anno l’ho misurato sulla mia pelle: non vedevo l’ora che finissero le vacanze e che riprendesse il ritmo regolare, per quanto comunque impegnativo, delle giornate. E ho toccato con mano, per la prima volta, quello che gli psicologi, anche sulle pagine di questo sito, continuano a raccomandarci: misuriamo le nostre forze!
Per me è stata questa la grande lezione del periodo appena trascorso: inutile dare la propria disponibilità a guardare i nipotini per delle intere giornate, giocando con loro, saltando, organizzando giochi, portandoli ai giardini o a fare lunghe passeggiate, e pretendere anche di occuparsi della casa, fare la spesa e preparare pranzi succulenti. Non solo inutile, ma dannoso: perché se alla fine ci ritroviamo sfiniti non siamo più di aiuto né agli altri, né a noi stessi. Peggio, ci scopriamo magari facili all’irritazione, pronti a scattare a ogni contrattempo, e incapaci di creare quel clima sereno che è uno dei nostri compiti. Scopriamo che non vediamo l’ora di riprendere le nostre attività: andare in piscina, sederci alla scrivania per scrivere una mail, scorrere il giornale per vedere che cosa è successo nel mondo, sentire con calma un’amica lontana o un parente che magari attraversa un periodo difficile e ha bisogno di mantenere un contatto con noi…

Se questo è vero per situazioni di “emergenza”, un po’ eccezionali, come appunto le vacanze o le grandi feste familiari, è vero anche per la nostra vita di tutti i giorni. Occuparsi a tempo pieno di un nipotino in età prescolare, giorno dopo giorno, è un impegno faticoso per tutti. Lo è per i genitori, figuriamoci per noi nonni!
Perciò quando nasce un nipotino e, come succede, quando la mamma torna al lavoro e si apre la “solita” questione nonni-nido-o-babysitter, prima di dare la nostra completa disponibilità meglio fare un sereno e onesto esame di coscienza e chiederci, senza lasciarci fuorviare dall’entusiasmo, quanto potremmo “reggere” un impegno così gravoso.

E credetemi, meglio vedere i nostri piccini due o tre volte alla settimana, dedicando loro tutto il tempo e l’attenzione che meritano, ma lasciandoci anche qualche spazio per portare avanti la “nostra vita” (impegni, interessi, amicizie… ma anche l’organizzazione della casa, la spesa, la cucina), piuttosto che sfinirci dando per intero la nostra disponibilità e ritrovarci a correre per riuscire a fare tutto, magari anche con un po’ di nervosismo.

 

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