Il racconto di una nonna: la lettura delle fiabe

nonna-nipoti-leggere-fiaba_Alexey-Bannykh_Dreamstime.comIl racconto di una nonna: la lettura delle fiabe.

“Leggi!”
Nipotino è imperioso: mi piazza il libro in mano e, con gli occhi che brillano di aspettativa, si siede vicino a me sul divano, le gambette che arrivano appena appena al bordo, ciuccio in bocca, la testa sotto il mio braccio. È pronto ad ascoltare. Come resistere? Anche se sarà la quarta volta, in un solo pomeriggio, che leggo la stessa storia.

Provo a proporre: “Ma non vogliamo leggere la storia del passerotto? O quella della principessa? O quella del fiore giallo? O…”
“No, no!” ribatte deciso. “Pino e Lella!”
E ora arriva anche sua sorella, che si siede dall’altro lato, anche lei attentissima. Con un uditorio simile, come si fa a sottrarsi? E così li abbraccio stretti stretti, godendomi il profumo delle loro testoline concentrate sulle pagine, e comincio a raccontare.

Sfogliando le pagine, e spesso preceduta da loro (“… si nascondono!”; “… guarda, schizza l’acqua sul gatto!”; “vuole l’orsacchiotto!”; “… il papà si arrabbia!”…), leggo la storia di due bambini che la sera non vogliono mai andare a dormire, fanno capricci, si nascondono, vogliono che la mamma legga una storia, che il papà porti l’acqua, chiedono mille giocattoli…
Due monellini a cui va tutta la loro serissima riprovazione: “No! Non si schizza l’acqua!”; “No! Prima di dormire bisogna lavarsi bene i denti!”; “No! I bambini dormono nei loro lettini! Non nel lettone!”. E non sembra sfiorarli neanche per un momento il sospetto che… beh, loro fanno esattamente tutto quello che riprovano in Pino e Lella!

Sì, perché questi due angioletti, così dolci e adorabili, la sera scoprono sempre che non hanno poi tanta voglia di andare a dormire, per quanto stanchi siano. E, benché la “teoria” la sappiano a menadito e siano pronti a sciorinare le “regole” finché sono tranquilli a giocare con mamma, papà, nonni, zii o chiunque altro, la sera la musica cambia e scoprono che le regole vanno bene in astratto o per gli altri bambini (per Pino e Lella, sono perfette!), ma un po’ meno per loro.
Però, come resistere ai loro occhi luminosi e alla loro allegria scatenata? Lasciamo che lo facciano la mamma e il papà (dopotutto, ora tocca a loro!) e noi godiamoceli così come sono!

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